Il licenziamento per giusta causa rappresenta una delle ipotesi
più frequenti di recesso dal rapporto di lavoro.
Ciononostante, numerosi sono i motivi che possono essere
utilizzati dal lavoratore per impugnare il licenziamento.
Tali rimedi, tuttavia, di frequente non sono conosciuti né dal
lavoratore né dal datore di lavoro.
Ciò porta il datore di lavoro ad intimare licenziamenti spesso
avventati, con il rischio che possano poi essere dichiarati illegittimi in sede
giudiziaria, con notevoli conseguenze economiche, tali da minacciare la stessa
sopravvivenza dell’impresa.
Il lavoratore, dall’altra parte, alle volte rinuncia ad
impugnare il licenziamento, pensando che non esistano rimedi idonei a
neutralizzare il provvedimento espulsivo; in altri casi, invece, egli contesta
il licenziamento, ma senza sfruttare appieno gli strumenti che l’ordinamento
giuridico gli riconosce.
La materia, di per sé non semplice, è stata resa ancor più
complessa dalla recente riforma Fornero, la quale ha apportato rilevanti
cambiamenti alla disciplina, soprattutto per quanto riguarda la tutela spettante
al lavoratore.
Di qui l’esigenza della presente guida, dal taglio estremamente
pratico, il cui scopo è quello di fungere da punto di riferimento per quanti,
datori di lavoro o lavoratori, hanno la necessità di intimare un licenziamento
per giusta causa o difendersi da esso.
Di seguito vengono elencati gli argomenti trattati:
-
Introduzione al licenziamento disciplinare, al procedimento disciplinare ed al licenziamento per giusta causa.
-
Il licenziamento per giusta causa nel contratto a tempo indeterminato.
-
Il licenziamento per giusta causa nel contratto a tempo determinato (o a termine).
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Principali casi di licenziamento per giusta causa.
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Motivi di impugnazione del licenziamento per giusta causa (74 rimedi suggeriti).
-
Dimensioni del datore di lavoro ai fini del licenziamento per giusta causa.
-
Tutela prevista in caso di illegittimità del licenziamento per giusta causa e conseguenze per il datore di lavoro.
-
Adempimenti a carico del datore di lavoro e del lavoratore, successivi al licenziamento per giusta causa.
Tutto questo viene analizzato nella presente guida, realizzata
con un linguaggio semplice e comprensibile a tutti, sulla base delle esperienze
maturate sul campo.
Numerosi sono i precedenti giudiziari citati, i casi pratici, i
riferimenti normativi e le note a corredo.
La guida costituisce un’opera unica nel suo genere, non essendo
presente nulla di simile nell’intero panorama editoriale.
Essa si rivolge sia al lavoratore che al datore di lavoro.
In particolare il lavoratore potrà:
-
verificare la legittimità dei presupposti del licenziamento per giusta causa;
-
familiarizzare con i vari motivi di impugnazione;
-
impugnare il licenziamento per giusta causa con la quasi certezza che il proprio ricorso verrà accolto;
-
conoscere e far valere i propri diritti;
-
distinguere i propri diritti a seconda del contratto di lavoro in essere (a tempo indeterminato, determinato, ecc.);
-
distinguere le ipotesi di licenziamento per giusta causa dalle ipotesi di licenziamento per giustificato motivo soggettivo;
-
individuare la tutela prevista dalla legge, a seconda della categoria in cui ricade il proprio datore di lavoro;
-
orientarsi tra le varie conseguenze che la legge prevede in caso di licenziamento illegittimo e, in particolare, sapere quando è prevista la reintegrazione nel posto di lavoro e quando invece essa è esclusa.
Il datore di lavoro, dal canto suo, potrà:
-
tenersi a distanza da ipotesi di licenziamento illegittimo;
-
evitare di incorrere in errori nella delicata fase di intimazione del licenziamento per giusta causa;
-
prevedere con anticipo tutte le conseguenze cui può portare un licenziamento illegittimo;
-
controllare che il lavoratore abbia impugnato correttamente il licenziamento per giusta causa;
-
calcolare e versare correttamente il contributo di disoccupazione recentemente introdotto dalla riforma Fornero;
-
conoscere tutti gli adempimenti successivi al licenziamento per giusta causa.
***
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